(Google translate friendly) Cuneo come Washington DC by The Rompiballe

(con lo psuedonimo usato da un panel di analisti ”  The Rompiballe” la rubrica è N.1 al mondo su 266.000 siti come potete verificare qui 10-5-16 CET 8.05

published inside our “Suggestions for a wise international politics”” N.1 on 5.030.000 entires

as you can verify here , at 9-5-16 – 14.00 CET)

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Cuneo come Washington DC … andiamo con ordine in un mondo che è LOCGLOB,(ovvvero dal locale al globale), prima ancora di essere GLOCAL.

Secondo una Senatrice del PD di Cuneo intervista dal quotidiano online leader della provincia,(TargatoCN), la città di Cuneo vivrebbe una condizione unica in Italia in quanto i partiti tradizionali, tranne il PD, non hanno più un consenso che è stato preso dalle Liste Locali.

Non si commenta la situazione di Cuneo ma è errato dire che si tratti di una peculiarità Cuneese quella che i partiti tradizionali non siano più in grado di affrontare le elezioni amministrative senza far parte di un ticket,(coalizione),elettorale .

Come ben sanno i Lettori di Appeal Power è da tempo parliamo di questa dimensione della politica Italiana che è la versione locale di un trend internazionale.

Ovvero del fatto che i cosidetti partititi tradizionali vivano ormai un connubbio con le cosidette Liste Locali.

Ma prima di continuare è bene citare un paio di dati come premessa di insieme:

– S. Weil già nel 1943 definiva i partiti tradizionali come in crisi in quanto persi in strutture auto-legittimate

– nel 2006 l’ intelligence Tedesca produsse su incarico del Bunderstag un’ analisi in cui il partito tradizionale in Germania veniva definito in crisi terminale

Pertanto non stupisce che anche l’  Italia viva la sua versione di un trend che,come abbiamo visto, è decennale come pure internazionale.

Nel contesto Italiano possiamo sintetizzare in questo modo i termini dell’ equazione politica:

– a livello locale: nessun partito tradizionale,(ed oramai anche il M5S è un partito tradizionale dal discorso di Grillo di fine agosto 2015 a Brescia che ha dato il via alle attuali lotte correntizie che hanno eliminato 2 del direttorio e che non sono finite), può vincere senza le Liste Locali. Può anche essere il partito più grande in termini relativi nella coalizione elettorale per le amministrative ma non può,(salvo rare eccezioni),vincere da solo.

Quindi ? In sintesi: il partito tradizionale a livello locale non può fare a meno delle Liste Locali

– a livello regionale,nazionale,euro-parlamento: qui la Lista Locale non può fare a meno del partito tradizionale per avere un legame con i governi regionali,nazionale ed europeo. Ed anche per eleggere dei suoi membri in quelle assise.

Quindi ? In sintesi: le Liste Locali non riescono ad uscire dall’ ambito amministrativo locale

+se non sono insieme al partito tradizionale.

Ed è nel bisogno reciproco a diversi livelli,(locale, regionale, nazionale, europeo),che si creano i ticket elettorali,ovvero le coalizioni che vanno alle elezioni.

A questo punto è d’ obbligo una parentesi.

La sola eccezione,sebbene imitata al contesto regionale del Piemonte,è il Partito dei Moderati che ha una dimensione regionale che poi si unisce ad un ticket elettorale per le nazionali e le europee.

Il solo che lucidamente aveva capito questo trend fu Berlusconi.

Un qualcosa che,purtroppo,è andato perso nelle analisi che si fanno sul leader di FI ma è innegabile che quando si dimise da Premier per lasciare il posto a Monti aveva ipotizzato di creare un network nazionale di Liste Locali.

Un’ approccio che,ovviamente,il partito bloccò per paura di ritrovarsi in “braghe di tela” e che poi,sfortunatamente ,si perse nel panorama politico Italiano.

Chiunque voglia ora pensare ad un nuovo partito/movimento-partito, dai fautori della decrescita felice a SI come pure al post-FdI, è meglio che si concentri su questo approccio che aveva intuito Berlusconi nel 2013 piuttosto che a  pensare al solito partito con tanti generali auto-referenzianti e … pochi,pochini elettori.

Quindi nulla di nuovo ma un trend.

Questo non significa che Cuneo e la sua provincia,(la Granda),non siano un centro di elaborazione politica che non solo rispecchi un trend nazionale ma che possa indicare anche delle “sfumature” al suo interno.

Il vuoto di leadership nazionale nel nord-ovest Italiano può trovare nella Granda alcune dimensioni che possono riempirlo.

Due o tre leader politici eletti a livello regionale,nazionale ed europeo possono prendere la guida di questo trend semmai si concretizzasse. Le premesse ci sono.

LOCGLOB si è detto…ovvero tutto inizia localmente per divenire globale ed in questo contesto Cuneo è LOCGLOB come Washington DC.

Nel senso che anche in Washington DC abbiamo una sperimentazione.

I lettori di Appeal Power non sono rimasti sorpresi per il fatto che la candidata Hilary Clinton abbia detto che suo marito,l’ ex-presidente Clinton,avrà un posto di rilievo nella amministrazione se sarà eletta.

In solitaria lo avevamo anticipato e motivato diverse volte in tempi non sospetti.

Anche qui nulla di nuovo o di eccezionale.

Si innesta in un trend iniziato negli USA a metà degli anni ’50 del XX.

Se questo avvenisse sarebbe la prima volta che ad un livello così alto una dimesione NSA,(not state actor,ovvero uno dei poteri paralleli di questo pianeta e con “parallelo” non si indica alcuna  accezione negativa Komplottara),interagisca con un governo di un State Actor.

Bill Clinton,grazie alla sua fondazione, è infatti la persona privata,(Private Powerful Person, uno dei 32 tipi di NSA), più potente al mondo.

Se accadesse sarebbe solo positivo in quanto stabilizzerebbe il rapporto tra NSA e Stati che è alla base di tutte le tensioni dalla fine della 3. Guerra Mondiale,(1945-1989), che ,(grazie al contenimento di due alleanze militari come il Patto di Varsavia e la NATO),si è combattuta negli scenari geopolitici periferici,(da Cuba al Vietnam passando dall’ Angola all’ Afghanistan …).

Nulla di nuovo quindi ma solo e semplicemente delle evoluzioni “locali” di trend in corso da decenni su scala internazionale.

Il modo migliore per prevedere il futuro è crearselo … e tempi interessanti ci attendono.

The Rompiballe

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