( la rubricà è nel contesto della sezione ” Techno-&-science trends” che col suo meta-tag è N.1 su 466.000 entries di riferimento, click qui per verificare 9-6-16 CET 6.00)

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Abstract: Non passa mese se non settimana che si abbiano notizie di incidenti mortali come pure di condizioni di lavoro non etiche in paesi che si caratterizzano per una manodopera a basso costo. Il danno conseguente in termini di immagine per le Aziende è sempre notevole e sempre più difficile da gestire in un mondo che,giustamente,richiede standard etici sempre più  elevati. Ma come controllare il fornitore? La californiana LaborVoice ha trovato la soluzione

1- Cosa e’ stato innovato ?

Laborvoice ha semplicemente rivoluzionato le relazioni tra dipendenti e datore di lavoro producendo una tecnologia che consente a chi lavora di bypassare il proprio datore di lavoro ed informare il contraente la produzione del proprio benessere/malessere sul posto di lavoro.

Il prodotto si chiama ” Glassdoor for retail workers in developing countries”,(GRWDC),e consente all’ Azienda che ha un contratto con un fornitore di monitorare le condizioni della forza lavoro del medesimo per essere sicura che  siano rispettati una serie di fondamentali ed imprescindibili fattori.

Fattori quali gli orari di lavoro o le condizioni dell’ ambiente ma anche la regolarità nel pagamento dei salari.

GRWDC consente di raccogliere una serie di informazioni che consentono al contraente di una commessa di:

– creare un sistema di allarme in grado di informare sull’ esistenza dei problemi al loro sorgere,(early warning,EW)

– di cerare un sistema di gestione delle lamentele della forza lavoro,(grievance management system,GMS)

-la definizione ed il monitoraggio di parametri chiave sul posto di lavoro,( benchmark working conditions,BWC)

Il dipendente può contattare in maniera anonima per email come pure con un telefono cellulare chiamando gratuitamente un centro in cui i dati vengono raccolti e da qui l’ Azienda contraente ha un monitoraggio in tempo reale delle condizioni di lavoro presso il produttore localizzato in un’ altra nazione.

2-Perche’ queste tecnologia avra’  successo?

Tutti noi ricordiamo la morte di 1.129 lavoratori tessili in una fabbrica di otto piani andata a fuoco nel 2013 in Bangladesh.Il tutto a causa di condizioni ambientali insicure.

Ricordiamo anche quando tre anni orsono i clienti di una nota catena distributiva Tedesca trovarono nei vestiti che andavano a provare nei negozi in Germania dei messaggi con richieste di aiuto lasciati dai dipendenti disperati per le condizioni di lavoro.

E la lista può continuare a lungo, troppo a lungo.

Una giusta responsabilizzazione da parte dei Clienti in tutto il mondo richiede che le Brand producano in maniera etica rispettando sia l’ ambiente che le condizioni di lavoro.

Il problema nasce quando le produzioni sono affidate a terzi,(contractors e sub-contractros). A quel punto un monitoraggio delle reali condizioni di lavoro quando la visita agli impianti è finita diviene problematico. Ed il rischio è quello che poi accada una tragedia e la Brand si trovi associata a quel Contractor ed a quell’ evento.

In questo modo anni di investimenti per differenziarsi dai concorrenti, per creare un senso di fiducia nei clienti e per costruirsi una reputazione di Azienda con elevati standard etici vanno in fumo.

La soluzione prodotta da  LaborVoice consente di risolverli attivando un canale diretto tra la forza lavoro del Contractor come pure del Subcontractor con la Brand.

A questo punto chi produce sa che non può imbrogliare relativamente al rispetto degli standard etici ed il problema viene meno.

Inoltre LaborVoice può divenire anche una soluzione che rafforza la creazione dell’ immagine della Brand rispetto alla concorrenza?

Come?

“Semplicemente” il far conoscere che lo si usa pone l’ Azienda un passo avanti rispetto a chi non lo fa. Anche quando poi gi altri copieranno…perchè costretti.

Ed in quanto costretti chi si muoverà per primo accumulerà in termini di immagine percepita dei vantaggi immensi.

Questo perché lo ha  fatto come deliberata scelta etica e non costretto né dalla legge e né dal rincorrere la concorrenza.

Gli altri?

Beh, “semplicemente” non potranno più dire che non sapevano ed il mercato ha la  bella abitudine di votare di conseguenza… NON comprando!

E per inciso questa soluzione si applica benssimo anche contro il lavoro illegale, i cantieri senza protezione, il precariato sotto-pagato.

Ovvero a tutti gli abusi che avvengono regolarmente nei paesi del cosiddetto ” 1. mondo”.

Dove sono i Sindacati, i Politici, gli Intellettuali di riferimento e gli Esperti di varie economie migliori?

Possibile che  non conoscano questo tipo di soluzioni?

Se davvero non le conoscono poveri Lavoratori tutelati da questi portenti del nulla auto-referenziato.

Chiederselo e rifletterci sopra non è populismo o come diciamo sui nostri pixel essere  “servi del Komplotto”.

Esetlam Otroc ©2016

(è possibile la riedizione integrale gratutita a patto che NON sia a fini commerciali e si deve sia menzionalre l’ Autore che porre un hyperlink attivo alla fonte)