CHE LA VITA ALLONTANI DA VOI LA NON-VITA

Numero 01  del 30 Ottobre 2018

Glossario:

Boepd = barili di petrolio equivalenti al giorno. Si usa per comparare il gas al petrolio in termini produttivi

Bpd = barili prodotti aL giorno ed un barile contiene 100 litri di petrolio

Cfpd = metri cubi di gas prodotti al giorno

Lower 48 States = sono gli stati degli Usa con una produzione di petrolio o gas inferiore a quella di Alaska, Texas, Golfo del Messico

Mtpa = milioni di tonellate prodotte annualmente e si riferisce al gas

I – The tactical contest: gli eventi impattanti nel prossimo trimestre aggiornati ogni settimana

  1. La produzione Usa di agosto, (ultimi dati disponibili certi), e´di 11.15 milioni di bpd con un aumento generato dalla produzione in Alaska dato che la produzione dei Lower 48 States non supera il calo di quella nel Golfo del Messico
  2. La Pensilvanya raggiunge la piu´elevata produzione di shale gase della sua storia con 17 miliardi di CFPD
  3. Winterfall e DEA si fondono generando in Norvegia una produzione di 140.000 Boepd su un totale di 600.000
  4. Lundin ed Equinor ottimizano le performance delle piattaforme Edvard Grieg e Luno II in Norvegia
  5. Chevron ha completato il disinvestimento della licenza PL859 ceduta a DNO e con questo esce totalmente dall´area estrattiva del nord ovest Europeo
  6. Equinor annuncia che la piattaforma Cap Vulture, (Mare del Nord), ha passato i test e porta´ produrre tra 50 e 60 miliono di boepd
  7. Un incremento dei costi di 5 miliardi di dollari ha costretto Total posticipare la attivazione della piattaforma Martin Linge in Norvegia al primo quadrimestre del 2020

II – The strategic contest : gli eventi restano ed i commenti nei talk show si dimenticano … gli eventi di medio e lungo termine che contano

1- Nigeria: la contrazione produttiva generata dalle azioni delle forze antigovernative nel 2016 e´stata quasi totalmente reintegrata arrivando a 2 milioni di bbl al giorno sui previsti 2.3 milioni ma nnonostante questo la performance estrattiva del paese dipende dal fatto che siano fatti nel breve termini investimenti in Zabazaba, Bonga Southwest, Ikeke, Owowo West, Ogo

2- Iran: secondo la United States Energy Information Administration il prezzo del Brent nel 2019 dovrebbe oscillare intorno ai 79 dollari al barile anche se l´effetto combinato dell´uscita dal trattato sul nucleare e le reazioni Opec rendono questa previsione molto incerta. L´effetto delle sanzioni sara´ una contrazione delle produzione Iraniana di almeno 1 milione di barili al giorno. Il problema e´che a fronte sia della contrazione produttiva Iraniana che dei problemi persistenti per quella Venezuelana la capacita´ aggiuntiva Opec e´stimata intorno al milione e trecentomila barili al giorno. Allo stesso tempo questo trend di prezzi portera´ a nuove produzioni con una stima delle disponibilita´ nel 2019 di 280.000 barili al giorno

3- USA: si hanno le seguenti stime di produzione Statunitense relative al rapporto sul legame tra le stime di produzione e l´andamento del prezzo. Con un prezzo intorno ai 55 dollari al barile la produzione e´ stimata intorno ai 12 milioni di barili al giorno. Se il prezzo e´ intorno ai 65 dollari si avra´ una produzione intorno ai 13 milioni di barili e se gravitera´ intorno ai 75 dollari si arriva a 14 milioni

4- Gas / Lng: mentre il Qatar prevede un aumento del 43percento nella estrazione di gas entro il 2020 la capacita´ di rigasificare consentira´ un costante aumento nell´uso di questo tipo di energia da qui al 2030 al punto che quell´anno gli impianti mondiali opereranno in media al 56% della loro capatica´ con una capacita´di 11050 Mtpa. Nel Greater Middle East i leader della rigasificazione saranno la Turchia ed il Bahrain. In Centro e Sud America il Cile, la Colombia e l´Argentina

5- Shale Oil: quanto accade nei super giacimenti di Eagle Ford e di Permian sembra dimostrare che le tecnologie estrattive abbiano raggiunto il loro limite in termini di resilienza. Il tutto e´la conseguenza della strategia del profitto a breve termine iniziata nel 2014 che ora viene messa in discussione per consentire a questo tipo di estrazione di mantenere le promesse generate

III – Hot Pivot, ovvero uno dei trend chiave da non dimenticarsi mai: L´indipendenza energetica degli Usa

Uno dei miti piu´duri a morire degli Anti-yankee di professione come pure dei Guru del Komplottone e´quello che i marines vanno in giro per il mondo per garantire agli Usa il petrolio.

A corollario di questo mito il citare le “7 Sorelle”, ovvero le compagnie petrolifere in gran parte Statunitensi dominanti il mondo energetico.

Siamo di fronte ad una bufala come ad una balla di cui questi professionisti della propaganda sono al corrente.

Iniziamo con la balla.

Le “7 Sorelle” hanno perso il loro potere tra la fine degli anni ´80 e gli inizi degli anni ´90 del secolo scorso. Infatti oggi chi comanda il mondo dal lato estrattivo sono delle realta´governative come la Brasiliana Petrobas a la Saudita Amrco o la Russa Gazprom. Ovvero sono i governi le nuove ” 7 Sorelle” dal Venezuela all´Indonesia passando per la Russia, i paesi del Golfo … .

E continuamo con la bufala.

Udite ! Udite !

Gli Stati Uniti sono indipendenti energicamente producendo il 13 per cento del petrolio mondiale, ovvero il doppio di 10 anni orsono.

E questa dimensione chiave di tipo geoeconomico si traduce geopoliticamente nel fatto che se ti serve un fornitore politicamente sicuro vai a comprare energia negli Usa.

Anche se ti chiami Cina.

Quindi gli Usa non hanno bisogno di mandare i marines per procurarsi petrolio e gas dato che sono esportatori netti di energia.

Oltre alle innovazioni teconologiche per un migliore uso e quelle nel rinnovabile si devono ovviamente aggiungere quelle per il shale oil e gas come pure la fine del monopolio continentale nella rigasificazione che ha permesso di rendere competitiva la vendita del gas non solo su base continentale ma mondiale.

Ma anche la geopolitica ha il suo peso.

Abbiamo detto che gli Usa hanno una quota di mercato mondiale della produzione pari al doppio di quella che detenevano 10 anni fa.

E non e´un caso dato che 10 anni fa la amministrazione Obama ha iniziato The Strategic Great Pivot che ha portato al graduale disimpegno Usa nel Medio Oriente ed in Europa.

Questo ha portato ad un mondo in cui gli Usa sono piu´forti.

Non solo perche´ energeticamente indipendendenti ma anche perche´ sono, insieme alla Europa che produce energia dalla fossile alla nucleare, il luogo piu´sicuro per procurarsela.

Lo sanno bene i Cinesi che stanno potenziando le loro societa´di Private Security Forces, ovvero un potere non statuale controllato direttamente dal Partito Comunista, grazie al know-how occidentale per proteggere almeno due milioni di lavoratori in giro per il mondo e con loro i propri interessi in termini di investimenti.

In una frase: e´piu´sicuro rifornirsi col shale gas della Pensilvania o con quello in un giacimento in … altre parti del mondo?

Visto che i Venezuelani fanno raffinare circa l´80 percento del loro petrolio negli Usa la risposta e´alquanto ovvia, no?

IV  Post Scriptum- Le  regole di questo mondo che bisogna conoscere: Le riserve attuali e quelle disponibili

Come avete visto piu´ il prezzo aumenta e piu´si estrae.

Questo e´il legame definito come sensibilita´ della produzione rispetto al prezzo ed e´quello di cui parliamo oggi spiegando la differenza tra le riserve utilizzate e quelle disponibili.

Le utilizzate sono quelle che si usano in un dato momento.

Le riserve disponibili sono invece quelle che si usano quando e´ economicamente conveniente piuttosto che tecnologicamente possibile.

Se, ad esempio, un giacimento e´ ad una profondita´ non ancora raggiungibile allora e´ una riserva disponibile fino a quando non sia tecnologicamente possibile utilizzarla.

Ma anche economicamente conveniente farlo, ovviamente.

In Russia estrarre petrolio e gas costa in media il doppio di quanto costi in Arabia Saudita dove costa 9 dollari al barile.

Quindi?

Si estrae se il prezzo di mercato ne ripaga il costo come abbiamo visto parlando delle stime di estrazione negli Usa a fronte di un prezzo dai 55 ai 75 dollari al barile.

Pertanto parlare delle riserve attuali significa parlare delle riserve utilizzate in un dato momento.

Ovvero del gas e del petrolio che allo stato della tecnologia e della convenienza economica si puo´ e si vuole estrarre.

Mentre parlare delle riserve disponibili significa parlare di quelle che si useranno quando si potra´ tecnologicamente o quando converra´ economicamente oppure sara´ possibile grazie ad un mix accettato tra tecnologia e redditivita´.